Ecco le vacanze al mare di Carola e di un gruppo di amici…
Durante il mese di aprile nell’aria che respiravo, già c’era un profumo di “mare”. Alcuni amici mi avevano invitata a trascorrere insieme a loro una vacanza; la meta sarebbe stata la TOSCANA, e precisamente VADA in provincia di LIVORNO. Ho da subito accettato, sebbene non conoscessi due componenti del gruppo, ma mi era stato detto che erano simpatici, e questo già mi bastava. Durante queste vacanze avremmo utilizzato il pulmino col sollevatore della sottosezione Unitalsi di Ivrea, residenza dei nuovi amici.
Dopo un viaggio lungo e stancante di parecchie ore, eccoci giunti sul posto. Ero molto curiosa di vedere il bungalow che ci avrebbe ospitato per una settimana, e soprattutto di vedere se per noi disabili in carrozzina era facile o meno girare all’interno ma dopo una fugace visione di quest’ultimo, ed averlo promosso all’esame le nostre vacanze potevano prendere il via.
Il tempo è stato bello e soleggiato per tutta la durata del nostro soggiorno; solamente una notte c’è stato il diluvio, e così il giorno successivo siamo andati a visitare Lucca; città molto apprezzata, con le sue bellezze che ci portavano lontani dalla nostra quotidianità.
Ecco come trascorreva una nostra giornata tipo. Dopo aver fatto colazione, salivamo sul pulmino con tutto il necessario per trascorrere la giornata in spiaggia. Ci arrivavamo in dieci minuti circa, e avendo ottenuto il permesso di entrare con il mezzo anche oltre la sbarra che delimitava l’area demaniale, scendevamo molto vicini alla posizione dove erano situate le nostre sdraio. Ecco che dai nostri zaini sbucavano salviette e creme solari, affinché il sole caldo della Toscana non ci bruciasse la pelle.
Dedicavamo il tempo anche al bagno nel mare; utilizzavamo la “job”, una carrozzina da spiaggia e per entrare comodamente in acqua, poi… con l’aiuto dei miei amici il mio corpo è stato cullato dalle onde del mare, lasciando su di esso il sapore del sale!
Se ne sarebbe andato la sera, con l’aiuto di una doccia, ma non certo dal mio cuore; il ricordo di questi attimi rimarrà ancorato alle sue pareti, e nessuno lo potrà cancellare.
Durante quei giorni spensierati, il pesce ha accompagnato le nostre cene, ma non solo. Anche le chiacchiere e le risate hanno fatto sì che queste non fossero monotone. Purtroppo però più i giorni passavano, più le ore scandivano il tempo che ci rimaneva da trascorrere lì… E’ così giunto il momento destinato al saluto del mare, mi ha rattristata parecchio farlo; sentire il fruscio delle sue onde, ha permesso ai miei occhi, di versare qualche lacrima. Dentro di me però, è rimasta la speranza di tornare presto da lui, e magari riuscire a riprendermele!
SOTTOSEZIONE MERATE – CAROLA –